FOCOLAIO DI AFTA EPIZOOTICA CONFERMATO IN GERMANIA
10 gennaio 2025
Il W.O.A.H. (World Organisation for Animal Health) e il Friedrich-Loeffler-Institut (FLI) hanno notificato la presenza di un focolaio di Afta epizootica in un allevamento di bufali situato nella regione Märkisch-Oderland, nel Brandeburgo, Germania.
L’Afta epizootica è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce principalmente gli ungulati, come bovini, ovicaprini e suini, ma che può interessare anche diverse specie selvatiche. Sebbene non costituisca un rischio per la salute umana, la sua diffusione può causare gravi danni socio-economici, motivo per cui è stata inclusa tra le cinque malattie prioritarie nel Reg. (UE) 2016/429.
In caso di focolai, è necessario adottare rigorosi interventi di controllo.
Attualmente, la malattia è endemica in alcune aree del Medio Oriente, Africa, America e Asia. In Europa, l'ultimo focolaio risale al 2011 in Bulgaria, mentre una grave epidemia aveva interessato Regno Unito, Francia, Irlanda e Paesi Bassi nel 2001.
Sono ancora in corso le indagini diagnostiche per identificare meglio il virus e determinare l’origine del focolaio. I continui scambi commerciali con paesi in cui la malattia è endemica potrebbero rappresentare un rischio per l’introduzione del virus in territori al momento indenni.
La presenza di Afta epizootica in Europa comporterà inevitabilmente un rafforzamento dei sistemi di sorveglianza e prevenzione, per garantire una pronta risposta in caso di una possibile introduzione in Italia.
Eventuali aggiornamenti vengono pubblicati qui.
Per approfondimenti consultare:
World Organisation for Animal Health
Friedrich-Loeffler-Institut (FLI)
A cura dell’U.R.P.
La Prof.ssa Francesca Di Gaudio, Direttore Generale dell'IZS Sicilia
IZS Sicilia e Marevivo insieme per il rilascio di una tartaruga Caretta caretta riabilitata
Palermo, 8 ottobre 2024 – Si è svolto oggi alla Baia del Corallo, presso il Centro di Educazione Ambientale di Marevivo, il rilascio in mare di una tartaruga marina della specie Caretta caretta, riabilitata presso il Centro di Recupero Tartarughe Marine (C.Re.Ta.M.) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sicilia. L’esemplare, soccorso e curato dai veterinari dell'Istituto, ha finalmente ripreso il suo viaggio nell'ambiente marino, dopo un percorso di riabilitazione durato diverse settimane.
L’evento è parte di una collaborazione di lunga data tra l'IZS Sicilia e l’Associazione Marevivo Delegazione Sicilia, volta a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla salvaguardia degli ecosistemi marini. La manifestazione ha suscitato grande interesse mediatico ed è stata seguita dalle telecamere di Rai Parlamento, che ha ripreso tutte le fasi della liberazione, riconoscendo l’importanza dell’iniziativa sia dal punto di vista ambientale che sociale.
La Prof.ssa Francesca Di Gaudio, Direttore Generale dell'IZS Sicilia, che ha commentato: “Questo rilascio è la testimonianza concreta del nostro impegno nella tutela della biodiversità marina. La riabilitazione delle tartarughe Caretta caretta è parte del nostro lavoro quotidiano. Ogni rilascio rappresenta non solo un traguardo scientifico, ma anche un segnale positivo per l'equilibrio degli ecosistemi marini, ricordandoci quanto sia importante agire con un approccio integrato per la salute di animali, uomini e ambiente.”
L’IZS Sicilia, in collaborazione con altre realtà del territorio, continua il suo operato a favore della salvaguardia della fauna marina, confermandosi un punto di riferimento per la protezione e la cura delle tartarughe marine nel Mediterraneo.
A cura dell’U.R.P.