La Toxoplasmosi
La Toxoplasmosi è una zoonosi inserita tra le patologie del "WOAH Manual of Diagnostic Tests and Vaccines for Terrestrial Animals" e tra le zoonosi da sottoporre a sorveglianza in funzione della situazione epidemiologica in base alla Attuazione della direttiva 2003/99/CE sulle misure di sorveglianza delle zoonosi e degli agenti zoonotici.
Il Toxoplasma gondii è un protozoo che infetta circa un terzo della popolazione mondiale e la toxoplasmosi costituisce quindi una delle infezioni parassitarie più diffuse dell'uomo. Nell'uomo l'infezione primaria è generalmente subclinica anche se in alcuni pazienti può comparire una linfoadenopatia latero-cervicale e le manifestazioni oculari. La gravità della malattia si manifesta essenzialmente nella donna gravida infettata durante la gravidanza per il rischio di una compromissione fetale e l'istaurarsi della toxoplasmosi congenita, ovvero quella che si verifica in seguito al passaggio transplacentare del parassita dalla madre al feto.
La conoscenza del ciclo biologico del Toxoplasma gondii permette di mettere in evidenza i principali fattori di rischio riguardanti la parassitosi.
I gatti infetti eliminano un gran numero di oocisti, particolarmente nel corso della loro prima infezione, contaminando il suolo e di conseguenza le acque libere. Le oocisti diventano infettanti dopo 2-5 giorni e possono rimanere infettive in ambiente caldo e umido fino a 18 mesi, mentre la disidratazione e il freddo ne accorciano la sopravvivenza. Gli erbivori contraggono la toxoplasmosi ingerendo le oocisti e sviluppano cisti di bradizoiti nei tessuti.
Il consumo di carne cruda o poco cotta può quindi essere causa di infezione, così come quello di insaccati contenenti cisti ancora vitali. Le verdure crude e l'acqua contaminata dal terreno, che possono veicolare le oocisti, rappresentano altre fonti di contagio, e persino il giardinaggio può essere considerato un fattore di rischio.
Il Centro
Il Centro di referenza nazionale è uno strumento operativo di elevata e provata competenza, che svolge attività specialistiche nei settori della sanità animale, dell'igiene degli alimenti e dell'igiene zootecnica.
In base all'art.2 del D. M. 4 ottobre 1999, le funzioni istituzionali sono:
conferma, ove previsto, la diagnosi effettuata da altri laboratori;
attua la standardizzazione delle metodiche di analisi;
avvia, in collaborazione con l'Istituto superiore di sanità, idonei "ring test" tra istituti;
produce, si rifornisce, detiene e distribuisce agli altri istituti zooprofilattici sperimentali o agli altri enti di ricerca i reagenti di referenza, quali antigeni, anticorpi e antisieri;
utilizza e diffonde i metodi ufficiali di analisi;
organizza corsi di formazione per il personale degli altri istituti zooprofilattici sperimentali;
fornisce agli altri istituti zooprofilattici sperimentali e agli altri enti di ricerca le informazioni relative alle novità nel settore specialistico;
predispone piani di intervento;
collabora con altri Centri di referenza comunitari o di Paesi terzi;
fornisce al Ministero della sanità assistenza ed informazioni specialistiche.
Contatti
Responsabile del Centro: Dott.ssa Francesca Grippi
francesca.grippi@izssicilia.it
Tel.: +39 091 65 65 511